Monday, December 15, 2008

Mondo Futuro News - Sanità/ Amalgame dentali al mercurio, scoppia il caso. La storia di Adriana Battist ad Affaritaliani.it - Di Francesco Bertolucci



Quando si dice che l'idea di salute cambia di paese in paese... I dentisti americani, a costo di chiudere i propri studi, sono riusciti a vincere la causa sulla pericolosità del tipo di amalgame di mercurio usato per chiudere i lavori dentali, un materiale imposto dalla Food and Drug Administration, l'ente governativo che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici. In Norvegia il governo ha provveduto a "bonificare" le bocche dell'intera popolazione che se ne era servita.

In Italia, la proposta di Domenico Scilipoti, deputato siciliano dell'Italia dei Valori, che voleva bandire le amalgame dentali conteneti mercurio perchè tossiche ed estremamente pericolose per la salute umana e l'ambiente, è stata inascoltata dalla maggioranza e derisa da alcuni organi di informazione.  Eppure, nel Belpaese, non sono rari i casi di intossicazione dettati dall'amalgama da mercurio. Intossicazioni che danno seri problemi di salute. La signora Adriana Battist, per sua sfortuna, ne è la prova. A seguito di una banale operazione odontoiatrica, ha iniziato un lungo calvario.

Lei, su consiglio del suo dentista, si fece devitalizzare ben 21 denti nel lontano 1982. Come mai e quale fu il lavoro che eseguì dal dentista?
"Avevo due denti storti e alcuni mancanti. Per ovviarvi - spiega Adriana - il dentista interpellato mi propose delle protesi fisse cosicchè non avrei più avuto problemi per tutta la vita. Devitalizzati i denti e inserito il composto, una volta messa in opera la parte superiore, in ceramica, cominciai ad avere disturbi. Piccole crescite attorno alle palpebre , bruciore agli occhi , difficoltà a deglutire, stati di confusione. Non detti la colpa all'operazione e, l'anno successivo, nell'83, ripetei la procedura nella parte inferiore, stavolta con protesi in resina".

Terminata definitivamente l'operazione, quali furono le prime conseguenze?
"Disorientamento, cadute improvvise, visione zigrinata, stanchezza paradossale, dimagrimento e allergia sempre più diffusa ai soliti cosmetici come ade esempio la tintura per i capelli. A questo, si aggiunsero sudorazione eccessiva e rialzi pressorici immotivati sino a max 240".

Dovette smettere di lavorare?
"Progressivamente si. Dopo che fui colta, il 17 gennaio 1986 da ischemia miocardica, le cose peggiorarono ulteriormente. In poco tempo, persi 12 chili, non riuscivo a respirare e mi si irrigidì la gamba sinistra per molto tempo. Le arterie del collo poi, mi parevano scoppiare e, facendo l'elettromiografia, risultò che non percepivo il pungolo doloroso ne sulle braccia ne sul collo. Per ironia della sorte, il malore avvenne nel corridoio dell'ospedale dove ero stata mandata dal mio medico per accertare le cause pressoriche. In quel frangente, ebbi una  enorme espulsione emorroidale, così forte da impedirmi il riposo a letto e che mi rese le gengive color vino. Solo dopo compresi che si era rotta la protesi inferiore".

A questi primi disagi, cosa seguì?
"Crisi respiratorie, pressione altissima, la mancanza di sudorazione che permane ancora oggi, grandi dolori fisici come la morsa che sentivo alla testa che mi spaccava gli occhi dal male. A questo si aggiunse il mutamento dei miei rapporti umani, dove persi affetti importanti, ed il non riuscire a capire la causa di questa mia situazione. D'altronde, mentre il mio corpo era in condizioni precarie, la mia mente non ne risentiva".  

I medici cosa le dicevano in merito?
"Mi fecero fare Tac, analisi del sangue, ecografie renali e consulti di ogni genere. Talvolta anche sfortunati. Nel 1988 ad esempio, alle Molinette, quando non riuscivano a farmi l'arteriografia perchè avevo le arterie vuote, mi fu immesso il liquido in un muscolo del braccio. Uno spasmo ne cambiò la rotta ed io me uscii con due braccia nere per due mesi. Nei primi anni comunque, la diagnosi più facile era l'ansia o la depressione. Un neurologo mi suggerì anche quindici giorni a Sanremo con un bel maschietto.. il perchè di Sanremo, a tuttoggi, non lo ancora capito"

Quando e come scoprì che la causa era l'amalgama di mercurio?
"Nel 1997. Dopo che, le cliniche odontoiatriche di Torino e Milano non mi prendevano in considerazione ogni volta che attribuivo la responsabilità alle protesi ed al mercurio in particolare, pretesi dal mio nuovo medico l'accertamento di questo elemento chimico nel mio sangue. Il risalto dei media ai guai causati dal mercurio sia nei mari che nei vaccini mi aveva dato coraggio. Nelle analisi, riportate anche dalle ultime analisi del 2007, fu confutata una alta percentuale di mercurio nel mio sangue. Nei livelli plasmatici era di 9,4 ug/ml. L'ipotesi mercurio comunque, era tabù per tutti i dottori e per i media in generale"

Dopo la scoperta, cosa accadde? Provò a farsi rimuovere le protesi?
"Nel 1998 un dentista cuneese, vista la mia panoramica e tolto un granuloma, mi mandò all'ospedale di Cuneo con tanto di lettera dove evidenziava la necessità di togliere tutto in breve tempo. Vi trovai  un primario scortese  che a voce alta disse 'Non toglierò mai questi denti, adesso non si tolgono più.. se vuole li curiamo'. Alchè, optai per un altro medico. Tolse granulomi enormi, mi sgambò le arcate , aprì e cucì le gengive e mise sotto una mini protesi fissa inchiodata a dovere. Le mie gengive però erano cariche di pus"


Il suo stato di salute come procedeva?
"Mi fu diagnosticata la sindrome di Sjogren, con occhi parzialmente secchi, e cominciava  a nominarsi la fibromialgia. Poi, al Cro Aviano, il professor Kenny De Meiler, vi aggiunse la sindrome da fatica cronica, detta anche Cfs. A tutti io nominavo il mercurio ma nessuno approfondiva".


I media nel frattempo continuarono a parlare del mercurio dopo il 1997?
"
Soltanto nel 2002 grazie a Report, si parlò dell'amalgama di mercurio. Citarono il disegno di legge di Sirchia del 2001. Telefonai e quando dissi alla dottoressa Maria Conti gli accertamenti, compreso l'EBV sempre presente o in convalescenza nella maggior parte dei cosiddetti CFS O MCS, mi invitò a partire. Mi imbarcai in carrozzella, ormai ridotta a frequenti emorragie  e disabilitata, e, una volta giunta sul posto mi applicò quei francobolli per il test, 21 spazi che comprendono i prodotti in uso amalgama. Io risultai con +++  mercurio. Quando l' odontoiatra in visita mi disse che avevo vissuto asfissiata da quelle protesi con tanto mercurio, dopo tanti anni finalmente trovai qualcuno che parlava la mia lingua. Avevo ragione quando protestavo e mi difendevo".

Le furono finalmente tolte le protesi?
"Si. In breve tempo, il mio medico curante, che era anche dentista, mi tolse tutto. Da li ripresi a respirare! Dopo anni, respiravo nuovamente con il naso, sentivo l'aria nelle orecchie, deambulavo meglio, il collo si faceva caldo.."

Ad oggi, 26 anni dopo quello che si potrebbe definire un intervento di routine, qual è il suo stato di salute?
"Ho la sindrome da astenia cronica, una placca ulcerata a livello della biforcazione carotidea destra, ipertensione arteriosa, IRC, cardiopatia ischemica, un peggioramento accertato delle arterie renali e aorta addominale, stenosi, fibrocalcificazioni e un problema  coronario a destra. Respiro con molta difficoltà, fatico a fare piccolissimi sforzi, ho una schiacciante asfissia a livello dei polmoni e dolori diffusi che mi straziano. Nei giorni di Natale sarò in ospedale per coronarografia  e  non so se uscirò con sten, con altro o senza tutto. Da quando mi sono tolte le protesi, son trascorsi 5 anni ma ho ancora pus nelle gengive e a volte sento correre nella carne del naso. Penso sempre a qualche vermicello che cambia posizione".


FNT/Affaritaliani.it

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