Lettera ai bambini, adolescenti, giovani e adulti del 2008
"Io lavoro credendo in quello che faccio, ma nonostante ciò trovo molte difficoltà nell’avviare quello che devo. A volte penso che si tratti di stregoneria, ma la ragione ultima del mio fallimento, ci tengo a precisare – trattandosi del blocco nella scrittura e non solo –, è l’indisciplina. Io sono un indisciplinato incorreggibile. La mia indisciplina mi porterà all’inferno. I miei ritardi sono frutto dell’indisciplina. I miei silenzi, in relazione alla mia famiglia e amici, in relazione alla gente che soffre e senza diritti, sono frutti della mia indisciplina. Il mio grande ritardo nella vita, credo io, è frutto dell’indisciplina. Ma per tutto ha una spiegazione; non mi scagiona, ma mi aiuta a capire quello che sono e cosa sto facendo per uscire dai guai in cui mi trovo."
La vita va indirizzata, i bambini vanno educati, gli adolescenti vanno seguiti e corretti, i giovani vanno seguiti, consigliati ed aiutati ad avviarsi alla vita adulta. Nessuno ce la fa da solo. I genitori hanno delle grosse responsabilità, parlando dell’educazione dei figli. Figli vanno educati a tutti i costi e con ogni mezzo necessario. Si tenga in conto che l’uomo, a parte l’influenza dei genitori, ha quella del mondo, ed ha quella che porta dentro sé, che fino adesso nessun scienziato o guru ha osato scrivere o studiare. Io la metterei sul campo del destino. Nonostante tutto ognuno di noi è condizionato da una miriade di forze, e soltanto chi è stato educato riesce a tenere sotto controllo ogni minimo dettaglio che condizione la sua propria vita.
Bambino, mentre sei piccolo interessati alla lettura, perché se non hai un buon padre, neppure una buona madre, sorella, zia, e via dicendo, solo la lettura ti potrà salvare. Con la lettura conoscerai vari mondi, avrai contatto con varie realtà del mondo che ci circonda difficilmente spiegabile con i verbi orali.
Adolescente, affrettati a decidere cosa vuoi fare da grande. Vale per te l’anzidetto consiglio per i bambini, e tenga in conto che il tempo passa molto veloce. Non lasciarti sorprendere dalla vita; guarda-osserva in giro cosa ti piace, informati su quello che ti interessa fino in fondo, che ti fa sentire vivo mentre lo fai, che ti diverti mentre lo esegui e decidi cosa vuoi essere/fare da grande. Quanto prima deciderai cosa vuoi essere/fare nella vita, prima comincerà la tua formazione, prima diventerai un esperto, prima te tornerai indipendente economicamente e prima avrai la possibilità di conoscere il mondo, viaggiando sempre che potrai e vorrai.
Giovane, sia quello che hai sempre sognato d’essere e fallo con serietà. Evita di giocare a fare gli adulti, sia un adulto, cresca e appaia che il tempo non perdona. Cerca d’essere quello per cui hai studiato, quello che da sempre hai amato; anche per te valgono i consigli anzidetti. Se sei nella condizione di giovane e non sai cosa fare, allora sei nei guai. Una soluzione però resta sempre. Non è mai tarde; ma dovrai sforzarti di più. Trovati un lavoro per potere campare mentre studia, formati in quello che hai sempre sognato, quello che risponde ai tuoi desideri più profondi, quello che ti fa sentirsi uomo e/o donna. Non è mai tarde, come non può piovere per sempre. Però tenga in conto che la vita non è infinita, tutto ha un tempo, tutto ha limite; Alla fine sei tu che devi decidere, perché le conseguenze le subirai soprattutto te.
Adulti, siate adulti. I giovani maleducati che vedete in giro sono il prodotto dell’educazione ricevuta d’altri adulti come voi. Il mondo attuale è frutto del lavoro dei nostri genitori e nonni, ed ancestrali. Tutti lasciano un legato morale, politico, culturale, economico. Voi gli adulti d’oggi, siete i responsabili per l’educazione dei giovani che vedete in giro. Se vince in degrado morale, il vizio e tanti altri mali è colpa vostra. Se dice che ogni generazione ha diritto di costruire la propria città, ed è anche vero che per farlo devono ascoltare i più adulti. Ogni realizzazione ha una sua ragione d’essere e queste ragioni devono essere raccontate ai ragazzi.
La vita è complessa; sapere vivere non è sufficiente c’è anche bisogno di fortuna. Esistono varie fortune, due in particolare mi interessano: a) Quella che capita perché sei proprio un uomo di fortuna. b) Quella che ognuno di noi se costruisce.
Non si può contare sempre con la fortuna che capita, quella capita. Fortunati sono gli uomini cui Dio ha baciato la fronte e non li manca niente anche muovendosi il minimo. Per loro tutto va nel verso giusto anche senza respirare. Ma con questa fortuna non si può contare sempre perché è incontrollabile. Mi viene in mente la passata stagione di Formula 1, Hamilton avrebbe potuto essere il primo a vincere il titolo nell’anno d’esordio. Ha avuto fortuna che invidiava anche agli dei, ma nell’ultimo giorno tutto è andato sul verso sbagliato. Ecco la fortuna che capita. Conta, è buona, ma non è controllabile e non sappiamo mai quando contare su di essa. In una parola: può riservare brutte sorprese.
La fortuna che ognuno di noi si costruisce attorno è legata al lavoro, allo sforzo, alla fatica, alla persistenza, alla conoscenza, alla frequenza. Quando un’atleta si prepara tutti i giorni dell’anno per le Olimpiade, lui prepara la sua fortuna. In ogni modo conta la fortuna che capita, la salute, stato morale, eventi legati alla famiglia, ma prepara l’altra parte che dipende soltanto da lui: la performance, i muscoli, lo sprint. Quando ci prepariamo, con tanti sacrifici, per un concorso a cui ci teniamo tanto, prepariamo anche la nostra fortuna. Se sei un libero professionista e ci tieni a mantenerti informato su tutti i scenari legati al tuo campo d’azione, tu prepari anche la tua fortuna; potresti trovarti in condizioni di fare degli investimenti, prevedere delle crisi mondiali e sfruttarle, partecipare a dei concorsi improvvisi e vincere, tutta questa è fortuna preparata. Tu controlli le variabili.
PER IL SUCCESSO NELLA VITA:
Una persona disciplinata è sempre preparata per qualunque evento legato alla sua vita. Ci sono comunque delle variabili impazzite, ma qui si tratta già di sfighe degli dei. Il resto, tutto dipende da te. PREGA COME SE TUTTO DIPENDESSE DA DIO, e lavora come se tutto dipendesse da te. Dom Bosco.
Comunque, siate disciplinati, oppure preparatevi al fallimento.
L’artista bravo è disciplinato. La sua disciplina è retta dalla passione/frequenza/precisione con cui esegue la sua arte. In tutto ci vuole disciplina, soprattutto nell’educazione.
Obs: Un giorno nella Biblioteca Centrale di Roma
Con amicizia e affetto
Francisco Pacavira Bernardo
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